L’acqua è il fulcro di gran parte delle mappe che trovi qui. Anche la maggior parte di quelle che non sono nel tema acqua hanno forti radici nell’acqua. Quindi, il modo migliore per capire la scienza dietro le nostre mappe è proprio partire dall’acqua.
Noi usiamo il nostro modello agro-idrologico, WATNEEDS, che calcola, mese per mese in tutto il mondo, le richieste di acqua verde e blu di diverse colture. Ma cos’è l’acqua verde? Cos’è l’acqua blu? Cos’è una coltura?
Le colture sono piante coltivate in campi per fini agricoli. Il grano, il mais, la canna da zucchero e il cotone sono tutte colture. Definiamo come “acqua verde” l’acqua usata dalle colture che viene dalla pioggia ed è stata immagazzinata nel suolo, dove si trovano le radici delle piante. Quindi, se la pioggia cade su un campo, viene immagazzinata nel suolo, usata dalla coltura di quel campo, tornando eventualmente all’atmosfera, quella è acqua verde. L’acqua blu, invece, è l’acqua che viene fornita ai campi coltivati da corpi idrici superficiali o sub-superficiali. E’ la parte della domanda idrica delle colture che loro non possono soddisfare da sole perché non si trova nella parte di suolo dove ci sono le loro radici. Quindi, dobbiamo fornirgliela noi, tramite l’irrigazione. Una volta nel campo, i destini dell’acqua blu e dell’acqua verde sono molto simili. Quello che importa è l’origine: l’acqua verde viene da pioggia che in modo naturale ricade direttamente sul campo coltivato, l’acqua blu è prelevata artificialmente da corpi idrici a una certa distanza dal campo coltivato.
L’acqua verde e l’acqua blu sono prelevate da posti diversi e anche usate in modi diversi. Mentre l’acqua verde è usata quasi solo in agricoltura, l’acqua blu, intesa come acqua raccolta da corpi idrici, è usata anche nelle nostre case e nelle industrie. Questi due tipi d’acqua si muovono anche in modi diversi. L’acqua verde essenzialmente va dall’atmosfera al suolo e poi torna in atmosfera. L’acqua blu fa un viaggio più lungo, o in acquiferi sotterranei o nei fiumi. Quindi, anche gli indicatori che misurano la scarsità di questi due tipi d’acqua possono essere molto diversi, anche se entrambi si basano sui concetti di domanda e offerta/disponibilità idrica.